da gabbianella..a nonnalù

"Vola alto solo chi osa farlo..."
Louise Sepulveda

domenica 28 novembre 2010

"La vita è anche un volo tra i ricordi"



E' una bellissima giornata solare che mi porta a Trieste a respirare l'aria marina e perchè nò,anche natalizia,visto l'imminente arrivo delle festività.
Avvolgente è già da subito,all'uscita dalla stazione,il profumo salmastro del mare,un mare dal moto tranquillo,liscio e lucido come un foglio di carta argentata,alti all'orizzonte si raccolgono alcuni cumuli di bianche nuvole che nulla tolgono alla visuale cosicchè con lo sguardo si riesce a cogliere la sagoma del camino della centrale termica e persino il campanile del Duomo di Monfalcone...è affollato il mare...al largo le barche a vela scivolano leggere e silenziose tra navi da carico e gommoni,alcuni canoisti vogano con forza incitati dall'allenatore che li segue a bordo di uno scafo...e anche il cielo ha il suo traffico alato...una moltitudine di gabbiani e gabbianelle che sembrano plananare e invece rasentano appena l'acqua librandosi nuovamente in volo e l'occhio,nel seguirli,si ferma ad osservare l'intersecarsi delle sottili scie lasciate dai molti aerei che vanno e che vengono e che solo in una giornata così limpida è possibile notare e contare se si vuole,ma sono davvero tanti...i moli brulicano di gente ma trasudano di serenità...gioventù allegramente chiassosa tra romantiche coppiette sedute sulla banchina a scambiarsi dolci effusioni...c'è chi medita rivolto al sole,chi è immerso nella lettura e chi si rilassa pescando...molte le famigliole con passeggini e cagnolini al seguito ma anche tanti gli anziani che a braccetto si godono qualche ora di spensieratezza ricordando anche i vecchi tempi...
Addentrandosi in città lo spirito del Natale è ben visibile...luminarie appese lungo le vie e abeti addobbati nella grande piazza ma anche nelle piazzette più piccole,vetrine e negozi vestiti a festa con la merce disposta ad arte a far bella mostra di sè tra l'oro e l'argento che abbonda in fili e nastrini ...ma è nella parte vecchia della città che mi sento avvolgere da una piacevole sensazione,quando gli occhi si posano sulla vetrina di un rigattiere che espone,tra le tante”cianfrusaglie”,anche un po' di antichità...ed è un salottino stile 800 che mi porta a viaggiare a ritroso nel tempo e a immaginare le anime dei vecchi abitanti e magari proprietari dello stesso,intenti a conversare del più e del meno sorseggiando un tè versato in quello che doveva essere “il servizio buono”...e altre anime mi accompagnano proseguendo lungo quelle vie... e le loro sagome fluttuanti si sovrappongono,nella mia mente,al viavai di gente che vado a incrociare...ora si che sento l'atmosfera...quella che davvero regalava l'avvicinarsi delle feste molti e molti anni fa ...
L'aria inizia a farsi più pungente mentre l'oscurità scende a lambire col suo velo nero la città che però non si fa cogliere impreparata e accende,di rimando,le sue mille luci e lucine...mi chiudo la giacca fin sul collo e procedo a testa china,essendo priva di sciarpa,infilo le mani in tasca e continuo il mio viaggio a ritroso...perchè ho vissuto cinque anni in questa città e qui vive ancora mio suocero...non posso non farmi prendere dalla nostalgia del ricordo...ed è proprio l'abbassarsi della temperatura che mi porta a quel periodo prenatalizio...
I bambini erano piccoli e andavano sempre volentieri dai nonni, li si lasciava,nel fine settimana,il pomeriggio presto e noi si usciva in cerca dei regaletti,ma quando il freddo iniziava a penetrare oltre lo strato dei vestiti,allungavamo il passo,proprio come ora,per velocizzare il rientro in quella casa e goderci il calore e il profumo della cena,che sempre consumavamo lì...ecco che il ricordo non è più tale ma"prende vita" e mia suocera mi appare con la sua vestaglia nocciola a fiori azzurri,ci apre la porta e i bambini si affrettano a venirci incontro,sorridenti e allegri perchè il nonno li ha fatti giocare ma curiosi di sapere chi e che cosa avevamo visto nei negozi ...
ed è così forte l'intensità del momento che un brivido mi percorre la pelle ma nel contempo riesco a sentire quel calore di allora avvolgermi l'anima...
Non ho potuto,al rientro affettivo a casa,non rendere partecipe di tutto questo vissuto mio suocero,a lui piace rievocare,anche se poi riaffiora la malinconia...così,mentre raccontavo,percepivo la sua tristezza che,via cavo,si allacciava alla mia,ma nello stesso istante accorciava,nel ricordo,le nostre distanze...
GabbianellaLù

3 commenti:

  1. bellissimo post.
    io sono molto triste e sconsolata.
    ho perso il mio equilibrio.
    un saluto

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  2. Alla base della vita di tutti ci sono i ricordi, se poi sono intrisi di pace e quel pizzico di serena malinconia, ci dobbiamo reputare molto fortunati.
    Ciao, a presto.

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  3. Ciao carissima, deduco che sei oberata di lavoro!Non stancarti troppo.
    Ciao, a presto.

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